The situation of a school or a small or very small business where the desire to save money without sacrificing security or efficiency is a primary need, is the perfect environment for solutions based on GNU Linux, an operating system very widespread and with proven efficiency, security and scalability. With this powerful guide you learn how to use Ubuntu 10.04 LTS Server Edition to create and administer an powerful, modern and complete system suitable to school and to small and very small business.
This book in also available on Italian language .
Negli ultimi tempi (diciamo un annetto o due), ho avuto parecchi problemucci con l'integrazione di Samba in un dominio Active Directory. Mi spiace dirlo, ma per onestà bisogna ammettere che in installazioni di una certa portata (100-200 utenti) bisogna armarsi di santa pazienza e limare parecchi fastidiosi problemi che ti piovono addosso sul fronte dei permessi su file e cartelle. Spesso questi vengono beatamente ignorati causando, quando va bene, dei blocchi nelle applicazioni che stanno usando i file condivisi. Urge un cambio di rotta per risolvere i problemi.
Non avete mai usato (ZCS per gli amici) ? Fateci un giro, gran bella suite di groupware, che, per chi non lo sapesse, è un sistema moderno ed innovativo per la gestione della messaggistica e la collaborazione di gruppo o aziendale. Disponibile anche in italiano, ha le funzionalità che ci aspettiamo da un software che si candida ad essere una alternativa Open Source a Microsoft Exchange: posta elettronica, calendario e contatti condivisi. In questo post vediamo semplicemente come sostituire il logo di default di Zimbra con quello del nostro cliente.
I VMWare Tools sono indispensabili per un corretto funzionamento della macchina virtuale guest, sia essa Linux o Windows. Vediamo qui come installarli su Ubuntu o CentOS usando i repository forniti direttamente da VMWare. Nel caso di VMWare vSphere ESX 4, ecco un metodo alternativo al puro sorgente da compilare o il pacchetto RPM fornito con l' installazione.
Ho aspettato che la ressa si calmasse per infilarmi gli occhialoni 3D e vedermi Avatar, l'ultimo ipercazzutissimotecnologico film di Cameron. Che brutto crescere, e se James Cameron a 50 e passa anni ancora sogna gli omini blu... beh io che sono mooolto più giovane posso permettermi di assecondare la sua visione e versare il mio obolo. Risultato? Sono combattuto. E' possibile che un film con interesse trama = zero sia così interessante da desiderare di essere rivisto? Si, perché Avatar non è un film, ma un giro in giostra, e come tale è comunque e sempre un piacere.
Da un paio di mesi sto provando (ZCS per gli amici), che, per chi non lo sapesse, è un sistema moderno ed innovativo per la gestione della messaggistica e la collaborazione di gruppo o aziendale. Disponibile anche in italiano, ha le funzionalità che ci aspettiamo da un software che si candida ad essere una alternativa Open Source a Microsoft Exchange: posta elettronica, calendario e contatti condivisi. Ma non è tutto, e lo vedremo brevemente più avanti. Tutto vero? diciamo che, come spesso mi capita, la verità sta in mezzo. Se vi interessa, dopo un uso “basilare”, vi posso dare la mia opinione.
Anche se parliamo di processi non voglio certo cimentarmi nell'antica polemica sulla lentezza della giustizia italiana, ma bensì sui più prevedibili processi che avvengono all'interno dei nostri umili computer. Spesso (spesso ? uhm, forse no dai ...) capita che si voglia avere un controllo più fine sull'operato del nostro scheduler Linux. Con il famoso e fumoso nice possiamo controllare la priorità di un precesso, ma esistono anche altri comandi come ionice per limitare il solo I/O oppure cpulimit per la sola percentuale della CPU da dedicare ad un processo. Portano vantaggi ? Mah! Spesso no, ma comunque tentar non nuoce. Vediamoli brevemente.
Questa parte conclusiva mostra come configurare il servizio DHCP e come fare in modo che venga automaticamente aggiornato il DNS quando viene assegnato un nuovo indirizzo IP. Prima di continuare dobbiamo seguire i due post precedenti sull'argomento per configurare in modo corretto il nostro DNS con Bind9.
Dopo aver visto come configurare un semplice servizio di caching DNS con Bind9 (Berkley Internet Name Daemon Version 9) e Ubuntu (la versione LTS, Hardy Heron 8.04), vediamo qualcosa di più utile nella configurazione di una LAN aziendale. Configuriamo il DNS come master per il nostro dominio per fare in modo che oltre al caching dei nomi esterni, risolva anche i nomi host della rete locale.
Nel caso la nostra rete cominci ad assumere dimensioni importanti la comincia ad andarci strettina. Lode a dnsmasq, di una semplicità disarmante, ma purtroppo soffre di almeno una grave limitazione quando le dimensioni della rete aumentano: non è possibile predisporre un servizio DNS di “backup” qualora il primo non sia raggiungibile. E siccome il DNS e il DHCP sono fondamentali per il corretto funzionamento di quasi tutti i servizi direi che è giunta l'ora di porvi rimedio utilizzando, in questo caso con Ubuntu Server 8.04, i due pacchetti che rappresentano lo standard de facto in materia. Bind9 e DHCPD. In questo post iniziamo con la semplice configurazione in caching, per poi proseguire nel successivo con una più utile configurazione Master su misura per il nostro dominio. Proseguiremo poi con il DHCP e con l'aggiornamento automatico del DNS (DDNS) da parte di quest'ultimo quando rilascia un nuovo IP.
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