The situation of a school or a small or very small business where the desire to save money without sacrificing security or efficiency is a primary need, is the perfect environment for solutions based on GNU Linux, an operating system very widespread and with proven efficiency, security and scalability. With this powerful guide you learn how to use Ubuntu 10.04 LTS Server Edition to create and administer an powerful, modern and complete system suitable to school and to small and very small business.
This book in also available on Italian language .
SindacatoNetworkers.it è la prima piattaforma sindacale interamente online rivolta ai professionisti e ai lavoratori dell'ICT. Ho accettato il loro cortese invito è ho risposto con piacere ad alcune loro domande sulla mia professione di sistemista. Ecco cosa ho risposto e il link alla fonte originale.
Vorrebbe scrivere un romanzo ma attende l'istituzione delle giornate da 36 ore. Paladino Linux e profondo scrutatore del "nuovo", Stefano ci racconta la sua vita da networker.
I had already decided that I want to create the eBook version in EPUB format , especially for the usual question of "damn, I do not know to do and I'd like to know how to do it". Awesome :D. However I imagined it would be easier, especially considering that I began from a nice file, already made up using OpenOffice. And here I had my first delusion: OpenOffice, and its ODT format, as regards ePUB, has a lack of popularity ... :(
Questa parte conclusiva mostra come configurare il servizio DHCP e come fare in modo che venga automaticamente aggiornato il DNS quando viene assegnato un nuovo indirizzo IP. Prima di continuare dobbiamo seguire i due post precedenti sull'argomento per configurare in modo corretto il nostro DNS con Bind9.
Dopo aver visto come configurare un semplice servizio di caching DNS con Bind9 (Berkley Internet Name Daemon Version 9) e Ubuntu (la versione LTS, Hardy Heron 8.04), vediamo qualcosa di più utile nella configurazione di una LAN aziendale. Configuriamo il DNS come master per il nostro dominio per fare in modo che oltre al caching dei nomi esterni, risolva anche i nomi host della rete locale.
Nel caso la nostra rete cominci ad assumere dimensioni importanti la comincia ad andarci strettina. Lode a dnsmasq, di una semplicità disarmante, ma purtroppo soffre di almeno una grave limitazione quando le dimensioni della rete aumentano: non è possibile predisporre un servizio DNS di “backup” qualora il primo non sia raggiungibile. E siccome il DNS e il DHCP sono fondamentali per il corretto funzionamento di quasi tutti i servizi direi che è giunta l'ora di porvi rimedio utilizzando, in questo caso con Ubuntu Server 8.04, i due pacchetti che rappresentano lo standard de facto in materia. Bind9 e DHCPD. In questo post iniziamo con la semplice configurazione in caching, per poi proseguire nel successivo con una più utile configurazione Master su misura per il nostro dominio. Proseguiremo poi con il DHCP e con l'aggiornamento automatico del DNS (DDNS) da parte di quest'ultimo quando rilascia un nuovo IP.
Aggiornamenti automatici, che passione. Meglio chiamarli "Unattended upgrades" altrimenti a qualcuno viene uno schioppone. Dato che oramai avete sicuramente vediamo come automatizzare, se ne sentiamo la necessità, la gestione degli aggiornamenti su un server che monta Ubuntu Hardy. Potrebbe essere utile se abbiamo molte macchine da gestire anche se va ovviamente usato con cautela.
Lo scenario di una scuola o di una piccola o piccolissima azienda dove il desiderio di risparmiare senza sacrificare la sicurezza o l' efficienza è un bisogno primario, diventa il terreno perfetto per soluzioni basate su GNU Linux, un sistema operativo di larghissima diffusione nella rete delle reti e dalla comprovata efficienza, sicurezza e scalabilità.
E ora, con realizzeremo un piccolo ma efficente, moderno e completo sistema utilizzando Ubuntu Server 8.04 LTS Server Edition che ci garantisce aggiornamenti fino al 2013.
Ricordo un decennio fà (o forse più) quando illustri personaggi profetizzarono la scomparsa dei fax dai nostri uffici entro qualche anno al massimo. "La email ucciderà il fax, antiquato e oramai superato metodo di trasmissione delle informazioni". Vi risulta ? In Italia a me no. Anzi, oramai qualunque stampante o fotocopiatore multifunzione viene fornito con fax a bordo. Il motivo è banale, è il metodo più economico per certificare l'identità della persona o azienda che mi stà inviando qualcosa.
Terminamo la breve cavalcata (ma neanche tanto) sui servizi "Messaging" del nostro SBS Server dedicandoci ai clients e all'integrazione con la nostra struttura aziendale. A questo punto il server dovrebbe essere funzionante e operativo, basterebbe usare/installare/configurare un qualsiasi client che supporti XMPP/jabber sui PC della rete. Ma non mi pare "elegante". Molto meglio centralizzare la gestione ed assegnare dal server chi debba o meno usare il messaging senza dover intervenire manualmente su ogni macchina della rete. Ecco come si fà (o meglio: ecco come ho fatto io).
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